Il fisioterapista è l’operatore sanitario, in possesso del diploma universitario abilitante, che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia, congenita od acquisita.
In riferimento alla diagnosi ed alle prescrizioni del medico, nell’ambito delle proprie competenze, il fisioterapista elabora, anche in équipe multidisciplinare, la definizione del programma di riabilitazione volto all’individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile; pratica autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapiche e occupazionali; propone l’adozione di protesi ed ausili, ne addestra all’uso e ne verifica l’efficacia; verifica le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale.
Il fisioterapista, attraverso la formazione complementare, integra la formazione di base con indirizzi di specializzazione nel settore della psicomotricità e della terapia occupazionale:
la specializzazione in psicomotricità consente al fisioterapista di svolgere anche interventi di prevenzione, terapia e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuro-psicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo, di gestire attività terapeutiche per le disabilità neuro-psicomotorie, psicomotorie e neuropsicologiche in età evolutiva, utilizzando tecniche specifiche per fascia d’età e per singoli stadi di sviluppo e collaborano alla riabilitazione funzionale di tutte le patologie acute e croniche dell’infanzia. Sono in grado di eseguire procedure di valutazione delle funzioni motorie, percettive, affettive e cognitive e delle loro interazioni, per ogni disturbo neurologico, neuropsicologico e psicopatologico dell’età evolutiva.
Possiede competenze per organizzare e gestire interventi terapeutici e riabilitativi nei disturbi percettivo-motori, anche mediante l’eventuale uso d’ortesi ed ausili, nei disturbi neurocognitivi e nei disturbi di simbolizzazione e d’interazione, fin dalle prime settimane di vita, e valutano le risposte all’intervento riabilitativo, registrandone le modificazioni durante e alla fine del medesimo.
E’ in grado di stabilire e mantenere relazioni d’aiuto con il bambino, con la sua famiglia e con il contesto sociale, applicando i fondamenti delle dinamiche relazionali e come attuare procedure rivolte al trattamento ed all’inserimento nella famiglia, nella scuola e nella società dei soggetti in età evolutiva portatori di disabilità e di handicap neuro-psicomotorio, cognitivo e della personalità.